Al ritorno in Toscana dopo la sua esperienza piemontese, Daniele incontra l’uomo che considera il suo Maestro: Giulio Gambelli. Insieme lavorano a Montalcino presso Case Basse di Gianfranco Soldera e a Mercatale Valdarno alla Fattoria Petrolo della famiglia Sanjust. Daniele impara con Gambelli che il vino nasce nella vigna, dai terreni, dal sole, dalle piogge e dal vento. Apprende il lavoro di cura della pianta per portarla naturalmente, seguendo l’equilibrio di tutti i fattori, a dare il meglio di sé, a dare l’uva migliore. A Campinuovi Daniele riesce finalmente a realizzare il suo sogno: creare un vino così come ha appreso da Giulio.
– Giulio Gambelli (1925-2012) con Daniele Rosellini in occasione di una degustazione vini Montecucco
Il lavoro in cantina segue questa filosofia: accompagnare la “nascita” del vino nel modo più naturale. La vinificazione avviene separatamente per varietà e per appezzamento rispettando le caratteristiche dei singoli vigneti. Le uve fermentano in tini tronco-conici di rovere di Slavonia grazie ai lieviti naturalmente presenti nelle uve stesse ed in cantina. Il vino giovane viene lasciato sulle fecce fini nei tini-botte dove svolge spontaneamente la fermentazione malolattica e la successiva maturazione per almeno un anno (la Riserva viene lasciata maturare un secondo anno in botte da 20 hl). L’imbottigliamento viene effettuato manualmente senza chiarifica né filtrazione del vino. I dosaggi di solforosa sono contenuti.